14 September 2014

Intervista a Michela Luise, la mia Iki

Riporto con orgoglio l' intervista di Filippo Di Nardo a Michela:

MICHELA LUISE: UN’ARTISTA IN CONTINUA EVOLUZIONE


   
È sempre con piacere che ritrovo Michela Luise ed è con la consueta disponibilità che risponde alle mie domande; mi piace seguire l’evoluzione di una carriera ed anche approfondire l’aspetto umano di un’artista intervistata tempo fa.
Sono trascorsi oltre quattro anni da quando ci siamo incontrati e la curiosità prende il sopravvento, soprattutto quando mi rendo conto che ci sono persone che si chiedono, pure loro, cosa sta facendo quel o quell’artista.
Ed è perciò che ricontatto l’eclettica Michela, la quale, prima di trovare il tempo da dedicarmi mi informa della sua vita on the road e dei suoi progetti; uno di questi è la stesura di un volume che ha riscontrato il plauso degli addetti ai lavori e dal quale si aspetta un’ottima risposta di pubblico.
Ma incontriamola.


Ne è passato di tempo dall’ultima volta che ci siamo sentiti. Quali le novità?
Allora: innanzitutto sono stata all'estero per alcuni progetti tra i quali un corto che ho scritto personalmente e che vedrà la partecipazione di un attore, stuntman e modello americano, Johnny Alicea. Lui ora è impegnato fra le riprese della fiction sulla mafia, "La Familia", ed il doppiaggio di un videogioco di guerra, quindi le riprese slitteranno di un po' perché si svolgeranno qui in Italia.

Hai già pubblicato altre cose in passato, oppure questa è la prima volta che ti cimenti con la scrittura?
Questa è la primissima volta che scrivo qualcosa. Non ho mai tenuto un diario e soprattutto sono restia ad esprimere le mie emozioni ed i miei sentimenti scrivendo, preferisco dimostrarli con i fatti. Poi sono un tipo di poche parole e molto sintetica, quindi ho incontrato varie difficoltà, ma avevo questo “film” nella testa ed ho provato a trascriverlo. Ovviamente il corto parteciperà a vari Festival nostrani e spero anche all'estero.
Quali sono stati i commenti?
L’ho fatto timidamente leggere agli attori ed al regista che volevo per questo corto ed ho avuto delle rispondenze eccezionali che mai mi sarei immaginata!
Tu sei anche un’eccellente ballerina, e con la danza del ventre poi sei insuperabile. So che sei stata contattata tempo fa dalla Rai. Com’è andata?
Grazie! La danza del ventre per me significa molto (ultimamente è la mia risposta a tutto: sono giù di morale, danza del ventre; sono felice, danza del ventre; etc) e quando sono stata contattata dalla redazione de “I Soliti Ignoti”, condotto da Fabrizio Frizzi, - come identità - ho subito accettato! Un’esperienza molto divertente, anche se non mi sono potuta esibire per problemi con i microfoni, ma mi rifarò.
Ti hanno cercata noti fotografi brasiliani per averti come foto-modella: un’esperienza utile?
Sì. Nella mia esperienza ogni fotografo ti vede in un certo modo, quindi è anche un mezzo per conoscere diversi aspetti della tua personalità ed è molto curioso scoprire come ti vedono gli altri.
Ultimamente ti sei pure espressa come doppiatrice. La scuola italiana di doppiaggio è famosissima. Ma è davvero così difficile prestare la voce ad altri?
Davanti a Luca Ward si! Sono stata selezionata fra trenta allievi ammessi ed ho frequentato uno stage intensivo di doppiaggio con lui ed ho imparato tantissimo. Il corso è durato una settimana ed abbiamo doppiato da i cartoni (I Simpson e La Gang Del Bosco) a telefilm (Lie To Me) a film (007 - Il Gladiatore). Ho scoperto con gioia un lavoro interessantissimo, divertentissimo, ma soprattutto difficilissimo. Prestare la voce ad altri non è così facile come sembra! Devi analizzare bene la parte ascoltandola in lingua originale (e qui lo studio delle lingue mi è servito molto), poi mettere una cuffia e sincronizzare la tua voce col labiale del film. Devi essere super-attento, avere riflessi pronti e riuscire ad esprimere con la voce dei sentimenti.
Anche come disegnatrice sei meravigliosa: vuoi dare ai nostri lettori l’indirizzo del tuo blog?
Grazie, ma io do solo le idee! In questo momento il sito www.michelaluise.com è “Under Construction”.
Quanto è fondamentale, oggi, avere un sito Internet dove gli addetti ai lavori possano verificare le qualità di un’artista?
In Italia, secondo me, tranne rarissime eccezioni, non serve a nulla; all’estero è invece considerato una vetrina, guarda quante star sono nate da YouTube!
A te è servito?
È stato fondamentale. Ho iniziato su MySpace e da li sono stata scelta per una particina nel colossal hollywoodiano “New Moon”, il che mi ha offerto molte possibilità. Da dire, inoltre, che alcuni miei post sono stati pubblicati da un giornale americano.
Il tuo eclettismo ti porta a spaziare in ogni campo, dal canto alla recitazione, dal ballo al Pianoforte. Ma Michela Luise, dovendo fare una scelta, cosa preferisce?
Attrice e danzatrice del ventre!
Quanto è difficile, oggi, sopravvivere facendo spettacolo?
Come con tutti gli altri lavori, suppongo.
Ti chiedevo questo per sapere se ti è capitato di ricevere offerte di lavoro alle quali hai rinunciato poiché non rispondenti alle tue aspettative.
Si, dico molti no. Sono molto attenta a non fare il passo più lungo della gamba ed a rispettare ciò che il mio istinto mi dice sia meglio per me.
Ci sono rinunce, nella vita privata, che devi fare per essere sempre con la valigia pronta?
Mettiamola così, va: ho scoperto che a molti ragazzi non piacciono le storie in lontananza! Però è stupendo essere liberi di fare ciò che ti piace e di vedere posti splendidi!
Quanto è importante avere alle spalle una famiglia che appoggia questa scelta? I tuoi cosa pensano di questo lavoro che, comunque, non offre sicurezze ed è spesso soggetto non già alle capacità ma, a mio avviso, più ai compromessi?
Senza mia mamma sarei morta! Davvero! Comunque è molto tranquilla perché io per carattere non sono affatto compromissoria, quindi vado serenamente per la mia strada... e comunque al giorno d’oggi qual è il lavoro che offre certezze? Inoltre non fa differenza se un lavoro è artistico o no, sempre lavoro è, sempre delle scelte devi fare.

La lascio giacché ha da fare.
Come si evince da questo nuovo incontro (e come già letto), Michela Luise non ha fatto del suo indiscutibile fascino l’arma per aprire porte o per entrare di traverso in un mondo che spesso e volentieri si piega alle leggi dello star system e che ha dato gloria a non poche nullità le quali, dopo una vita all’insegna della scarsità e della mediocrità, ora, inopinatamente, ancora reclamano uno spazio su reti televisive nazionali e locali, talvolta trovandolo per pura compiacenza.
Michela è dotata di una professionalità che ha pochi riscontri, sicuramente inculcategli da una famiglia di spiccato spessore morale, ed ha puntato, e continua a farlo senza ripensamenti, tutto sullo studio e sulla serietà: non intende scendere a compromessi, che le potrebbero dare un’effimera visibilità con programmi di mezza tacca e senza alcun valore, e vuole continuare ad essere la ragazza che è; e soprattutto intende perfezionarsi nei suoi settori artistici per esprimersi al meglio, avendo sempre le idee chiare, per non confondersi con quante non le valgono.
Personalmente sono certo che Michela raggiungerà qualsiasi traguardo che si è prefissata: alcuni li ha già raggiunti da un bel pezzo ma altre occasioni si stanno presentando: ed anche queste saranno superate con successo, che si merita e che le auguro.

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